/ Ashima Kumar è una graphic designer qualificata e artista visiva. Ha completato nel 1993 il suo Bachelor of Fine Arts presso il College of Art, Delhi, India. Da allora, ha fondato il suo studio di design. I suoi lavori creativi sono un’esplorazione del mondo che la circonda. Ispirata dall’arte di Kalamkari e Zentangle, ha sviluppato il suo stile di arte contemporanea utilizzando penna, inchiostro e tecnologia per realizzare opere d’arte digitali. Il suo lavoro è un bell’esempio di cosa accade quando si abbinano forme pulite e forti con un messaggio potente, mostrando come l’arte visiva può ispirare ed essere un elemento vitale nella crescita delle imprese e anche nello stimolare le percezioni del pubblico in modi desiderabili. Il mio portafoglio di clienti di design include Pepsico, Coca cola, Plan International India per citarne alcuni. La mia arte non è stata solo esposta in mostre d’arte, ma ha anche toccato una corda con le organizzazioni che cercano di costruire/estendere la propria identità di marca.
“L’arte può penetrare nella parte più profonda di noi, dove non esistono parole.” (Ashima)
/ Ashima Kumar is a skilled graphic designer and visual artist. He completed his Bachelor of Fine Arts in 1993 at the College of Art, Delhi, India. Since then, he has founded his own design studio. Her creative works are an exploration of the world around her. Inspired by Kalamkari and Zentangle, she developed her style of contemporary art using pen, ink and technology to create digital artwork. His work is a fine example of what happens when you combine clean, strong forms with a powerful message, showing how visual art can inspire and be a vital element in business growth and also in stimulating public perceptions in ways desirable. My portfolio of design clients includes Pepsico, Coca cola, Plan International India to name a few. My art has not only been published in art exhibitions, it has also told a chord with organizations looking to build / extend their brand identity.
“Art can penetrate the very deepest part of us, where no words exist.“(Ashima)