Michele Del Campo è cresciuto a San Nicandro Garganico, un piccolo paese del sud Italia. Isolato in campagna, trascorreva il suo tempo disegnando e pedalando per lunghe distanze, quando non era a scuola. A 18 anni la sua famiglia si trasferisce a Milano, e dopo aver iniziato a studiare Belle Arti, insoddisfatto del livello dell'insegnamento, a 20 anni inizia un pellegrinaggio che lo porta a vivere in molti luoghi del mondo. Si reca a Madrid (Spagna) dove riprende gli studi in Belle Arti e contemporaneamente inizia ad esporre in gallerie d'arte. Nel 2006 ha vinto il più prestigioso premio di pittura in Spagna, il “Premio BMW”, e nel 2007 ha terminato gli studi con una specializzazione in “Artes Plásticas” (specialità Pittura, Scultura, Incisione e Disegno insieme).
A partire dal 2016, in concomitanza con il suo trasferimento a Glasgow (Scozia), pensa che non ha senso passare anni nello stesso posto, perciò smette di accumulare oggetti, si sbarazza dei beni e inizia a viaggiare con due valigie e un tubo per le tele: dipinge dove vuole e cattura l'ispirazione trovata in ogni luogo, per poi portare le tele nelle gallerie con cui collabora.
Nelle sue opere i luoghi non sono riconoscibili e spesso mescola elementi di una città con quelli di un'altra. Piuttosto, la sua attenzione è rivolta alle persone, alle loro storie, relazioni e stati d'animo, che trascendono i limiti geografici e si riflettono in un'esperienza umana più ampia. Dipinge persone che conosce e coltiva con affetto la sua cerchia di amici senza confini. I suoi dipinti, lungi dal cercare semplicemente di catturare una somiglianza con i suoi soggetti o con la realtà così com'è, si sforzano di raggiungere significati più profondi. Trae ispirazione dalle storie dei suoi modelli, per parlare dello sradicamento, della gioia di vivere, della consapevolezza dell'effimero e della malinconia.
