L’artista dietro lo pseudonimo “SNYDER” occupa una posizione unica nel mondo dell’arte. I suoi molti anni di lavoro come architetto e la sua passione per la scrittura di stile sono le principali forze trainanti dietro la concettualizzazione di una nuova estetica. Li traduce in motivi che si distinguono per la loro oscillazione tra maestosa armonia e potere cangiante. I suoi motivi mostrano spesso la fragile bellezza delle specie animali in via di estinzione, che conferiscono alla sua arte un momento auratico. SNYDER spiega l’animale come una controparte piena di sentimento strato dopo strato su diversi supporti come carta, tela o superfici murali con la bomboletta spray. Le sfocature create alle frange di colore dei diversi strati conferiscono alla profondità mancante del nostro spazio dell’immagine digitale un momento di autentica natura selvaggia. Allo stesso tempo, in ciascuna delle sue opere SNYDER imita le aberrazioni cromatiche, le cosiddette aberrazioni cromatiche, che hanno trovato la loro strada nel nostro canone visivo tramite processi di imaging analogico e digitale. Le opere di SNYDER ci incoraggiano a reimparare il comportamento percettivo istintivo. Per essere visti, i mondi animali di SNYDER adattano il loro aspetto alla giungla urbana e prendono di mira con attenzione ogni spettatore di passaggio. Sviluppano un effetto trainante a cui è difficile sfuggire come passante.
/ The artist behind the pseudonym “SNYDER” occupies a unique position in the art world. His many years of work as an architect and his passion for style writing are the main driving forces behind the conceptualization of a new aesthetic. He translates these into motifs that stand out for their oscillation between majestic harmony and iridescent power. His motifs often show the fragile beauty of endangered animal species, which lend his art an auratic moment. SNYDER unfolds the animal as a soulful counterpart layer by layer on different media such as paper, canvas or wall surfaces with the spray can. The blurs created at the color fringes of the different layers give the missing depth of our digital image space a moment of authentic wildness. At the same time, in each of his works SNYDER imitates color aberrations, so-called chromatic aberrations, which have found their way into our visual canon via analog and digital imaging processes. SNYDER’s works encourage us to relearn instinctive perceptual behavior. In order to be seen, SNYDER’s animal worlds adapt their appearance to the urban jungle and attentively target every passing viewer. They develop a pulling effect that is difficult to escape as a passer-by.